IL CORSO CHE NON C’E’ PIU’

Rispetto a quando ero ventenne io (anni ‘90), oggi manca una fetta importantissima di gente, perché è cambiata la socialità delle persone. Sto parlando di coloro che andavano sul corso come me, solo per vedersi e incontrarsi. Le vasche. Il corso a quel tempo era sempre chiuso come ora ed era servito dagli stessi parcheggi, ma era sempre pieno di persone di tutte le età, dagli adolescenti agli ultracinquantenni. Tutti i giorni dell’anno dalle 18 alle 20 nei feriali e tutto il giorno nei festivi. Poi si sa, quando un luogo è pieno di gente, attira altra gente, e viceversa.
Oggi siamo in un circolo vizioso. Nessuno per vedersi va più sul corso. Qualcuno si accontenta di chattare nei social, qualcuno va altrove. A quel punto non essendoci più la gente, i negozi chiudono, rendendo il luogo ancor meno attraente.
Bisogna fare qualcosa per invertire la tendenza, ma oltre a tutte le cose emerse nell’articolo, bisognerebbe fare una cosa difficilissima: cambiare la testa e le abitudini alla gente che è sempre più pigra di fronte a un mondo sempre più tecnologico, ma triste.