

Nell’era digitale ognuno di noi è costretto a gestire quasi quotidianamente decine tra password, pin, codici utenti, numeri di sblocco, telefoni, account, ecc. Non solo, questi vanno costantemente modificati per “rafforzarne” la sicurezza. Fatto sta che anche chi è dotato di memoria sovrumana è costretto a scrivere queste password da qualche parte (o su carta o su file), pregiudicando così tutte le velleità di sicurezza.
Lo so, esistono sistemi di password manager, ma quanti li conoscono e utilizzano?
Questa delle password è, secondo me, una di quelle situazioni in cui il troppo è come il poco.
Negli scacchi spesso è la cura del dettaglio che fa vincere le partite, ma esiste il fattore tempo che ne limita la possibilità di perfezionarlo.
Sia in termini materiali, ossia il tempo indicato dall’orologio, visto che se lo finisci perdi a prescindere dalla posizione sulla scacchiera.
Sia in termini strategici, ossia il tempo di sviluppo dei pezzi, visto che è fondamentale che questi siano attivi ed entrino nel cuore del gioco prima possibile.
Negli scacchi ad alto livello chi gioca passivo perde al 100%, anche se non commette errori.
Non solo negli scacchi…
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