FIDEL CASTRO, DITTATORE O ILLUMINATO ?
Riflessioni all’indomani della morte di Fidel Castro, avvenuta il 25 novembre 2016
Sono stato a Cuba quasi un mese nel 1995 (prima del Papa) e l’ho girata quasi tutta, facendo molte domande a tante persone di tutte le età.
Posso dire che quella di Fidel Castro, con tutti i limiti e le contraddizioni tipiche di una dittatura, è stata una dittatura illuminata. E’ vero, non c’era libertà di stampa, molti volevano fuggire negli USA, alcuni lo hanno fatto, in certi casi rimpiangendo poi di averlo fatto. Non c’era libertà politica, come in un normale paese democratico.
Ma con certezza posso dire che il livello culturale delle persone (tutte!), l’assistenza medica (nonostante la carenza di medicine anche per colpa dell’embargo), la scuola, insomma il cosidetto welfare erano di ottimo livello.
Non parliamo poi dello sport, ma in quello i Cubani sono aiutati dal fisico.
Ho conosciuto tante persone povere ma tutte assolutamente dignitose. Quella stessa isola, magari con diverse forme di governo più democratiche, non so se avrebbe potuto mantenere simili standard sociali.
Mi viene in mente il Brasile, il Venezuela, il Perù, L’Ecuador e vedo molti bambini che muoiono di fame e in certi casi uccisi per il traffico di organi, vedo molti analfabeti, vedo un livello di sicurezza peggio della Siria oggi. E’ vero, Cuba ha poco più di 10 milioni di abitanti, ma intanto quelle cose le ha garantite.
Non avremo mai la controprova e qualcuno potrebbe dire “bello prendere i granchi con le mani degli altri!”, ma se avessi dovuto rinunciare alla democrazia e vivere sotto una dittatura, molto probabilmente avrei scelto quella di Fidel. E chi vi scrive non è certo un comunista.