IL NAUFRAGAR M’E’ DOLCE IN QUESTO ACQUARIO…

Questo che vedete è l’acquario da 72 litri in cui tengo alcuni pesci rossi, purtroppo presi anni fa dai miei figli alla fiera di San Giovanni. Non riuscivo a vederli in un contenitore di plastica da 5 litri e così ho acquistato questo più grande. Lì per lì, mi è sembrato che i miei pesci rossi fossero dei privilegiati, poi ho comunque concluso che pure loro stiano facendo una vita di merda, come tutti gli altri. Insomma, mangiano, dormono, non hanno predatori, ma comunque vivono in un mondo limitato, in soli 72 litri d’acqua appunto. Certo, i pesci non se ne rendono conto, ma comunque io che da fuori posso capire cosa sia la libertà, so che stanno facendo una vita di merda, non avendo la possibilità di conoscere altro. Ogni volta che penso a loro, tuttavia, mi viene il dubbio se pure noi non stiamo vivendo in un acquario, seppure grande, ma sempre limitato. Magari, penso, ci sarà uno che ci guarda da fuori, dal suo mondo più grande e ci compatisce per la vita misera e limitata che stiamo vivendo. Immediatamente dopo, tuttavia, rifletto che solo una grande mente libera potrebbe immaginare tutto questo meccanismo vizioso. Cioè, il nostro pensiero e la nostra intelligenza possono comunque renderci liberi di viaggiare e immaginare all’infinito. E magari lo possono fare pure i miei pesci rossi. Poi, dopo tutto questo pensare, mi fermo per non impazzire. E il naufragar m’è dolce in questo acquario…