SE SIETE SPENTI, CERCATE DI ACCENDERE VOI STESSI, NON DI SPEGNERE GLI ALTRI!

Nella vita ho sempre cercato di impegnarmi a fondo in tutte le attività nelle quali, nel corso degli anni, mi sono cimentato. Nello studio, nel lavoro, nello sport, in politica, negli scacchi e pure nelle cazzate quotidiane, come una partita a carte al bar, cercare asparagi o il “gioco aperitivo” al mare. In ogni attività ho sempre incontrato persone migliori di me, che ho ammirato, con cui mi sono complimentato, riconoscendone forza e valore. Di una cosa, però, sono fiero. Non ho mai invidiato nessuno, mai. Anzi, ho sempre preso i migliori come stimolo per migliorare me stesso. Questo atteggiamento, la volontà di prendere tutte le cose di petto, a volte può essere frainteso, pure criticato come troppo competitivo, magari “da esaurito”. Di questo mi dispiaccio, seppure sono convinto che spesso le critiche siano indotte dall’incapacità da parte di qualcuno di impegnarsi altrettanto a fondo. Perché per raggiungere risultati, anche minimi, serve impegno, determinazione, passione, spirito di sacrificio e pure un po’ di fortuna.
Il consiglio che mi permetto di dare a chi critica è quello di fare di tutto per accendere se stesso. Perché chi è spento, se anche tentasse di spegnere chi è acceso, resterà sempre al buio.