Gigino Menichetti è uno di quegli Eugubini veraci, eclettici, capaci di far tutto e di farlo bene. Potrei dire che è forse la dimostrazione della teoria darwiniana secondo cui non è tanto il più forte ad avere la meglio e a sopravvivere, quanto il più intelligente, ossia il più in grado di adattarsi ai cambiamenti.

GIGINO_MENICHETTI

Pur avendo un’età indecifrabile, proprio per le tante cose che sa e che fa, lo vediamo oggi muoversi con destrezza e assoluta naturalezza persino su internet e sui social. Facebook, che maneggia come un teenager, è diventato ormai la sua piazza serale, in sostituzione della piazzetta di Sant’Agostino, in cui ci racconta di aver trascorso la giovinezza e che spesso vediamo raffigurata nei suoi numerosi disegni.

Gigino è infatti un Santagostinaro DOC, tanto che ci racconta di essere nato esattamente “quando è stato piantato da suo padre il grande abete del chiostro di Sant’Agostino“. Quando? Non è dato sapersi, il mistero sulla sua età continua ad aleggiare, ma credetemi che quell’abete è veramente enorme…

È proprio il caso di dire, come sosteneva lo scrittore francese André Maurois, che “La vecchiaia è solo una cattiva abitudine che l’uomo occupato non ha tempo di prendere!”

Gigino Menichetti ha infatti mille passioni, sapendo cogliere al massimo quanto di meglio la vita può offrire, soprattutto le cose semplici, che sono le più belle. Dalla natura all’artigianato, per arrivare all’arte e alla passione di molti Eugubini: la splendida città di Gubbio e i Ceri.

É un abilissimo falegname e intarsiatore, professione che ha iniziato quando aveva solo 14 anni e che ha esercitato anche durante la sua emigrazione in Lussemburgo alla fine degli anni ‘50. Amante dei dettagli, ancora oggi si diverte a rendere piccolo tutto ciò che è grande (splendide alcune sue cucine e camerette in miniatura), e grande ciò che solitamente è piccolo. Un Pinocchio di 1 metro e mezzo, perfettamente snodabile, è il primo personaggio che incontri a casa sua.

La grande attenzione che ha per i particolari è probabilmente ciò che l’ha spinto a un rapporto quotidiano con la natura. Ama i paesaggi e gli animali, conosce ogni meandro del vastissimo territorio eugubino, che poi si diletta a raffigurare con grande abilità nei suoi bellissimi disegni. 

Gigino Menichetti fungo recordIl disegno, sua altra grande passione, è per Gigino forse il modo migliore per avere sempre con sé, persino a casa, tutto ciò che colpisce il suo immaginario. In questo sito web é possibile vedere parte dei suoi disegni, tanto per farsi un’idea, tutti caratterizzati dal suo immancabile marchio: un gatto nero, sempre presente in qualsiasi immagine.

Ma la natura non è solo un luogo da ammirare e disegnare. Gigino è un grandissimo “cacciatore” di funghi e asparagi, conoscendo luoghi e trucchi del mestiere. Qui a fianco lo vediamo con un fungo “turino” da record: più di un chilo e mezzo!

Mattiniero instancabile, “Francesco, gli asparagi non crescono né sotto il letto né sul comò!”, mi ripete spesso durante qualche cacciata che facciamo insieme. Gigino si sveglia con il sole e con lui va a coricarsi, un po’ come fanno gli uccelli. Da sempre. Sarà probabilmente anche questo uno dei segreti della sua longevità.

Gigino Menichetti San GiorgioCeraiolo storico della manicchia di Sant’Agostino, è un Sangiorgiaro goliardico e sempreverde. Tra i suoi disegni c’è pure un Sant’Ubaldo con la mantella azzurra, forse prestatagli da San Giorgio, proprio a riproporre anche nel Cero lo spirito burlesco del suo amato Pinocchio.  I Ceri, quindi, sono vissuti con passione e con la giusta dose di “cojonarella”, come dovrebbe essere per tutti.

Ma non solo burle e disegni, anche fatti e pure da record.

Nel 1998, ad un’età che continua ad essere un mistero, ma con il capello più che brizzolato, ha preso valorosamente il cero di San Giorgio durante la corsa in via XX settembre a punta davanti, in sostituzione di suo figlio Francesco e sotto la supervisione di Lucio de Baiocco. Un fenomeno, basta guardare la foto qui a lato.

Un vero talento eclettico, insomma, soprattutto un maestro di vita, perché se è vero che Feuerbach diceva che “l’uomo è ciò che mangia”, io dico che l’uomo è ciò che sa e lo misura il proprio cuore, e Gigino, alla sua misteriosa età, ha un cuore grande e di cose ne conosce tante, forse tutte.

Francesco Zaccagni, 18/06/2016

Guarda i disegni di Gigino

 

Proseguendo con la navigazione del sito, accetti l'utilizzo dei cookie presenti in esso. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a navigare questo sito cliccando su "Accetta" acconsenti al loro utilizzo.

Chiudi